Sassi e bulloni di ferro nelle sacchette di pellet.
L'increscioso episodio si è verificato in una ditta di legnami ubicata nel territorio di Veroli.
A far scoprire quei corpi estranei nelle confezioni
gli stessi clienti i quali si erano recati dal titolare per protestare. L'uomo, ignaro di tutto è andato subito a controllare le altre sacche della partita che aveva acquistato da una azienda di Pisa. Ed anche lui ha potuto constatare di persona che all'interno delle sacche vi erano sassi e bulloni di ferro.
A seguito di tali fatti l'uomo tramite il suo legale ha chiesto il risarcimento danni alla ditta toscana. Danni che sarebbero in via di quantificazione. Nei giorni scorsi il CtU incaricato dal presidente del tribunale Paolo Sordi ha dato inizio alle operazioni peritali.
Nella prima fase sono stati ispezionati i luoghi di stoccaggio del prodotto. In seguito si è proceduto ad accertare l’integrità delle confezioni. Ogni sacchetto è risultato chiuso ermeticamente.
Chi poteva dunque inserire quei corpi estranei nelle sacche se non coloro che le avevano confezionate? Nel corso delle operazioni sono stati prelevati anche dei campioni del materiale.
Inutile dire che con questo "giochetto" chi ha confezionato i sacchi di pellet ha sostituito il prodotto con i sassi e bulloni di ferro per far risultare lo stesso peso. Ma in realtà il materiale per riscaldamento era di gran lunga inferiore a quello evidenziato sulla etichetta.
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Consumatore (mercoledì, 06 marzo 2019 10:39)
La colpa principale é del negoziante che ha comprato pellet scadente.
Se non ve ne siete accorti tutti coloro che commercianti il pellet vanno cercando chi ché morta la mamma ed il padre dicono dalle parti mie...
Di certo non é giusto che se un negoziante coglie una offerta questo venga truffato...ma se il negoziante comprasse materiale serio e non immondizia...forse tanti problemi non si verificherebbero
Bo (mercoledì, 06 marzo 2019 17:09)
Credo che alla ditta che ha confezionato il pellet gli convenga pagare gli operai... altrimenti chiude.