Ad aprile il muro dovrebbe essere ricostruito e il centro anziani dovrebbe tornare a funzionare.
Il condizionale però è d’obbligo.
I soldi ci sono. La regione ha messo a disposizione 40 mila euro.
Tuttavia, il sindaco dovrà far
fronte anche ai danni causati dal vento della settimana scorsa. Siamo a Torre Cajetani. Sabato 23 febbraio le forti raffiche di vento hanno scoperchiato i tetti di numerosi edifici. Colpiti anche il comune, l’asilo e la biblioteca comunale. Il comune è praticamente senza copertura.
L’asilo è chiuso e con esso è rimasta interdetta anche la strada.
Si, perché il tetto, dove ancora vi era una copertura in eternit, è stato spazzato via, con il pericolo di diffusione del pericoloso materiale anche nella zona.
Nei giorni scorsi una ditta specializzata è intervenuta a rimuovere la grave minaccia per la salute dei cittadini. Ancora un paio di giorni di lavoro e l’asilo dovrebbe tornare a funzionare.
"Speriamo di farcela entro giovedì” commenta Maria Letizia Elementi. Il primo cittadino conferma di aver chiesto lo stato di calamità naturale ma se la pratica andrà a buon fine è tutto da vedere. Nel caso ad essere risarcite sarebbero le spese sostenute dall’ente pubblico.
Difficile che arrivi qualcosa anche ai privati nonostante i danni causati dal vento siano ingenti.
Molti i cittadini che in questi giorni si sono rimboccati le maniche e sono saliti sui tetti delle proprie abitazioni per riparare le coperture.
E il centro anziani? Il muro che sosteneva il piazzale antistante è crollato oltre un anno fa, a dicembre del 2017. Per sicurezza gli anziani del paese attualmente si riuniscono in biblioteca. Ma gli spazi sono ristretti e poi anche questa ha subìto danni.
Le tegole della copertura sono volate via e, se dovesse piovere sono a rischio anche libri ed i pc che vi sono all’interno.
Il sindaco però è fiducioso: “proprio in questi giorni stiamo allestendo la gara d’appalto.
Entro aprile dovrebbero partire i lavori”.
Parla del muro crollato nel 2017. Per quello ci sono i fondi messi a disposizione dalla regione. Per i danni del maltempo il comune conta invece sui soldi dell’assicurazione che ha stipulato sugli edifici pubblici.
E le abitazioni private? Alcuni comuni hanno messo a disposizione dei cittadini dei moduli da riempire per chiedere il rimborso. A Torre Cajetani no. Perché? “I danni sono tanti – dice Letizia Elementi – non vogliamo illudere i cittadini su un eventuale rimborso che potrebbe non arrivare”.
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