Estorsione. Condannate Mamma e Figlia

Il fratello di 42 anni muore improvvisamente.

 

La sorella insieme ai figli e ad un amico di famiglia, organizza una sorta di spedizione punitiva.

 

Vanno a casa della convivente del defunto per prendersi mobili e denaro che si trovavano nella abitazione.

A detta della parente di sangue quello che si trovava all'interno di quella casa apparteneva a loro e non alla compagna. La storia finisce nelle aule di tribunale quando uno dei fratelli del defunto, trovando la casa vuota aveva presentato una denuncia in procura per sottrazione di immobile.

 

Secondo lui i mobili che erano nella casa facevano parte dell’asse ereditario. Invece i parenti si erano portati via tutto. Nel frattempo la convivente, che aveva ricevuto pressioni e minacce, aveva presentato denuncia per tentata estorsione ed appropriazione indebita.

 

A conclusione delle indagini tutti e quattro erano stati trascinati alla sbarra. Nei giorni scorsi il processo che è arrivato al capolinea, si è concluso con la condanna per mamma e figlia a tre anni e quattro mesi di reclusione. Assolti invece per non aver commesso il fatto un altro figlio e l'amico di famiglia.

 

Entrambe le donne sono state condannate al risarcimento danni alla vittima della tentata estorsione che si era costituita parte civile tramite l’avvocato Pierluigi Taglienti.

 

Nei confronti delle sue donne è stata disposta anche l'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. Nel collegio difensivo gli avvocati Mario Cellitti e Christian Alviani.

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Commenti: 1
  • #1

    Le primitive (lunedì, 25 febbraio 2019)

    E deo aremasi