Commercializzavano prodotti di abbigliamento, realizzando un giro di affari milionario, ma omettevano di presentare le dichiarazioni fiscali.
In altri casi presentavano importi inferiori al reale.
Così facendo hanno occultato all’Erario 270 milioni di euro.
A scoprire l’evasione fiscale sono stati i Finanzieri del Comando Provinciale di Frosinone a conclusione di un’operazione di servizio eseguita nei confronti di 7 aziende operanti nel settore del commercio all’ingrosso di generi abbigliamento.
Le investigazioni di polizia economico-finanziaria, sviluppate in un arco temporale di oltre 2 anni, sono state condotte dalle Fiamme Gialle della Tenenza di Sora e sono scaturite dall’acquisizione di elementi informativi nei confronti di un imprenditore di origine asiatica che aveva investito importanti capitali nell’acquisto di immobili, anche con destinazione commerciale.
Lo sviluppo degli accertamenti, nel tempo, ha consentito di individuare collegamenti diretti ed indiretti tra la persona investigata e 7 aziende, ubicate nelle città di Sora, Isola del Liri e Roma.
Per anni avevano omesso di presentare le dichiarazioni fiscali, mentre per altre annualità le avevano presentate con importi inferiori, pur in presenza di un’intensa operatività imprenditoriale risultante, tra l’altro, anche dalle banche dati fiscali in uso alla Guardia di Finanza.
Gli elementi di rischio raccolti e la natura di “evasore totale” assunta dalle 7 aziende investigate hanno determinato l’avvio di altrettante verifiche fiscali. I responsabili aziendali hanno tentato di ostacolare le operazioni dei finanzieri.
Non hanno esibito i libri, i registri ed i documenti contabili la cui conservazione, peraltro, è obbligatoria. Nel corso delle operazioni ispettive, al fine di quantificare il giro degli affari realizzato dalle aziende investigate, sono stati sviluppati i dati e gli elementi rilevati dalle banche dati fiscali, utilizzati per l’esecuzione di controlli e per l’invio di questionari nei confronti delle imprese clienti, che hanno consentito di acquisire numerose fatture.
Inoltre, parallelamente, sono state sviluppate indagini finanziarie sui conti correnti bancari e postali intestati ad alcune delle imprese investigate e alle persone alle stesse riconducibili, passando al setaccio le singole operazioni e i flussi finanziari transitati sugli stessi.
Al termine delle verifiche fiscali, complessivamente, è stata quantificata una base imponibile sottratta a tassazione ai fini delle imposte sui redditi per 178 milioni di euro e violazioni all’I.V.A. per 92 milioni di euro.
In tale contesto, sono stati segnalati alla Procura della Repubblica presso i Tribunali di Cassino e di Roma n. 6 persone, tutte di origine asiatica, per i reati di “Presentazione delle dichiarazioni con dati infedeli”, di “Omessa presentazione delle dichiarazioni” e di “Occultamento delle scritture contabili”.
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LETTORE (giovedì, 14 febbraio 2019 14:08)
CI MANCAVANO GLI ASIATICI........................
... (giovedì, 14 febbraio 2019 14:23)
non ci fossero italiani disonesti e corrotti, gli asiatici andrebbero altrove a frodare ... evidentemente da noi trovano terreno fertile.
appunto (giovedì, 14 febbraio 2019 17:22)
Ma che cazzo so 270 milioni? Berlusconi ne ha rubati 200 miliardi in 20 anni di governo ed opposizione e lo veneriamo... che bimbi minchia che siete!
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Silvio