Accuse pesantissime che riguardano sindaco e due assessori, nonché il segretario comunale.
Le indagini svolte dalla guardia di finanza riguardano ipotesi di peculato in seno al comune di San Giovanni Incarico.
Secondo questa ipotesi gli indagati avrebbero assunto personale al solo fine di ottenere consenso elettorale in vista delle imminenti elezioni.
Sotto osservazione infatti c’è la legittimità della stipula, a ridosso delle elezioni amministrative tenutesi nel mese di Giugno del 2017: in quella occasione furono stipulati ben 105 contratti di lavoro a chiamata.
Contratti tra alcuni cittadini e lo stesso comune.
Questo nonostante il D.Lgs. 81/2015 che prevede il divieto per la Pubblica Amministrazione di fare ricorso allo strumento del lavoro intermittente o a chiamata. Agli indagati sono state contestate anche le violazioni conseguenti alle gravi irregolarità amministrative poste in essere in materia di contribuzione obbligatoria previdenziale ed assistenziale.
I finanzieri hanno anche interessato la Procura Regionale della Corte dei Conti per l’accertamento del danno erariale cagionato dagli amministratori locali e dal pubblico ufficiale, quantificabile allo stato in 50 mila euro.
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Nomi (martedì, 29 gennaio 2019 19:02)
Siete incredibili non mettetevi nomi nemmeno se sono scontati e mettete ex sindaco?