Si è concluso con due condanne ed una assoluzione.
Si tratta del processo a carico di Pasquale Cimonte, Antonio Di Mario e Marianna D'Emilio.
Tutti e tre coinvolti a vario titolo nella vicenda della rapina alla gioielleria
"Campoli" di Tecchiena avvenuta nel settembre del 2014. Per quanto riguarda Di Mario che doveva rispondere di ricettazione, il giudice lo ha condannato a 3 anni di reclusione più tremila euro di multa.
Pena più mite per Marianna D'Emilio che è stata condannata ad un anno e quattro mesi di carcere più 400 euro di multa. Pasquale Cimonte, che era difeso dall'avvocato Tony Ceccarelli è stato invece assolto.
L'uomo doveva rispondere di rapina aggravata. A suo favore il fatto che i gioiellieri vittime della rapina che avevano riconosciuto Cimonte come colui che era alla guida della Fiat uno con la quale i banditi si erano dati alla fuga, avevano dichiarato che l'uomo aveva gli occhi chiari.
Un particolare che non è stato riscontrato nell'imputato e che ha indotto il giudice a pronunciarsi per l'assoluzione. In caso contrario Cimonte avrebbe dovuto scontare otto anni di carcere.
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pi (domenica, 27 gennaio 2019 10:32)
Un’altra barzelletta all’italiana, occhiali chiari e scuri, gli occhiali si cambiano, ma (purtroppo) dove ha studiato il giudice non glielo hanno insegnato o era assente quel giorno
Pi (domenica, 27 gennaio 2019 10:57)
Scusate erano occhi, ma oggi ci sono lento chiare a contatto
Lenti a contatto (domenica, 27 gennaio 2019 10:57)
So soddisfazioni �
No (domenica, 27 gennaio 2019 11:51)
So fatti, perché l’hanno assolto. E mettici ‘na pezza.
uno (lunedì, 28 gennaio 2019 14:36)
assolto compá e mo mittec la pezza