Droga, immagini sacre e reperti archeologici.
Non si faceva mancare nulla l’operaio arrestato dai carabinieri.
Il blitz dei militari aveva come scopo quello del rinvenimento della droga.
Quando sono entrati nella sua abitazione però hanno trovato altro materiale di dubbia provenienza. È accaduto ieri sera a Sora. Intorno alle 22.30 l’irruzione dei carabinieri.
Nella perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti 200 grammi tra marijuana e hashish nonché materiale utilizzato per il confezionamento di dosi.
L'uomo però oltre che per detenzione e spaccio è stato denunciato anche per il reato di ricettazione.
All’interno della sua abitazione infatti è stato rinvenuto materiale archeologico (tra cui due anforette in terracotta danneggiate) del quale non veniva dimostrata la lecita provenienza.
Il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro e contestualmente è stato interessato il Nucleo Carabinieri di Roma del Comando Tutela Patrimonio Culturale, al fine di risalire alla provenienza dei reperti archeologici.
L’arrestato su disposizione dell’Autorità giudiziaria è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari in attesa di processo.
Scrivi commento
Pi (giovedì, 17 gennaio 2019 12:05)
Poveruomo come farà agli arresti domiciliari è troppo dura , che pena orrenda
cittadino incazz.......... (venerdì, 18 gennaio 2019 07:40)
vabbe' x campare si fa quel che si puo' spaccio droga vendita di beni archeologici ecc,ecc, ma dico tanto ci vuole a fargli passare la voglia di delinquere a ste persone ? 50 anni fa quando arrestavano uno e dopo avere scontato la pena difficilmente tornavano in carcere. oggi li arrestano dopo un ora stanno fuori. c e qualcosa che non va'