Valmontone. Reclutava connazionali per poi sfruttarli nei campi dediti alla coltivazione di prodotti agricoli.
In carcere un cittadino bengalese di 46 anni, in regola con il permesso di soggiorno ma con precedenti.
L’uomo, dopo aver reclutato quattro suoi connazionali, dai 24 ai 51 anni e tutti in regola con il permesso di soggiorno e incensurati, li impiegava su un terreno agricolo affidato in concessione alla società di cui era amministratore di fatto, sottoponendoli a condizioni di sfruttamento approfittando dello stato di bisogno in cui versavano. Un terreno di 25000 mq destinato alla coltura di ortaggi misti e di canapa indiana.
I carabinieri hanno sequestrato due manufatti fatiscenti, senza pavimentazione, dove i quattro braccianti bengalesi erano costretti ad alloggiare privi di acqua e luce e delle più basilari condizioni d’igiene e sicurezza.
Inoltre violava le norme in materia di lavoro e sui riposi settimanali, nonché quelle in materia di sicurezza e igiene sui luoghi di
lavoro snaturando di fatto il mercato in generale e la concorrenza nel settore. I braccianti venivano impiegati infatti per undici ore consecutive al giorno e per sette giorni la settimana senza fruire del previsto riposo settimanale con un corrispettivo di meno di venti euro giornaliere, nonché non venivano sottoposti alla prevista visita medica preventiva di idoneità al lavoro.
Le condizioni disumane.
Durante l'inverno si rifugiavano presso il bar limitrofo per potersi “nutrire” di caldo sino alla chiusura dell’esercizio e per rifornirsi di acqua per le prime necessità sia alimentari che igieniche dato che in alternativa erano costretti ad utilizzare quella del torrente adiacente alla “baracca” fatiscente ove vivevano.
I Carabinieri hanno sequestrato conti correnti per il valore di 73.500 euro. Per il caporale si sono aperte le porte del carcere di Velletri dove resta a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
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Mah... (mercoledì, 16 gennaio 2019 12:45)
che vuoi che scriva...Salvini ha ragione!