Sorprese e colpi di scena al processo Morganti.
Molto "forte" la testimonianza di A.P. ex fidanzata di Gianmarco Ceccani, amico del cuore del povero Emanuele.
Proprio lei infatti ha testimoniato di
aver udito Franco Castagnacci, uno dei quattro imputati per omicidio, urlare in dialetto "uccidetelo" proprio mentre Paolo Palmisani e Mario Castagnacci colpivano lo sventurato ragazzo con pugni e calci. Poi è stata la volta di ketty Lisi, la fidanzata di Emanuele che ha ripercorso gli ultimi istanti di vita del fidanzato.
Il presidente della Corte Giuseppe Farinella si è voluto soffermare sulla personalità della vittima, proprio per cercare di capire se fosse stato un attaccabrighe o se invece era un ragazzo calmo e pacato.
Ketty ha risposto dicendo che il suo Emanuele era il ragazzo più buono del mondo rispettoso degli altri e delle regole che comporta il vivere civile.
Da qualche mese poi i due lavoravano anche nella stessa azienda.
Facevano tanti progetti per il loro futuro. Sogni e progetti distrutti in quella piazza di Alatri dove il giovane aveva trovato la morte. Altro elemento non trascurabile la testimonianza di un amico d'infanzia di Emanuele il quale ha dichiarato di aver visto coloro che avevano sferrato il colpo che aveva decretato la morte di Emanuele.
Secondo quanto dichiarato dal teste si tratta di due persone, una gli aveva dato uno schiaffo mentre l'altra lo aveva colpito con un pugno. Il testimone ha riferito davanti alla corte di aver visto il ventenne cadere poi contro una macchina.
Il giovane non ha escluso che uno di questi potrebbe essere Mario Castagnacci in quanto aveva lo stesso fisico corpulento. Prossima udienza il 23 gennaio del 2019. Tra gli altri imputati, tutti accusati di omicidio in concorso Mario Castagnacci, Paolo Palmisani e Michel Fortuna.
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A Angri (martedì, 15 gennaio 2019 05:56)
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