Morganti. Un Teste Ricorda il Pestaggio

Processo Morganti, un testimone riconosce tre degli imputati.

 

L'uomo un albanese di 28 anni ha riferito in aula di aver visto Michel Fortuna, Mario Castagnacci e Paolo Palmisani colpire il povero Emanuele quando il ragazzo si trovava già a terra privo di sensi.

Lo straniero ha dichiarato di aver visto prima due buttafuori che trascinavano fuori dal locale Mirò il ventenne di Tecchiena.

 

Una volta all'esterno il giovane era stato inseguito e raggiunto dai tre imputati che oggi si trovano detenuti presso il carcere di Regina Coeli e che debbono rispondere di omicidio volontario. Subito dopo Paolo Palmisani, Michel Fortuna e Mario Castagnacci lo avevano rincorso e colpito con pugni e calci.

 

Lo straniero ha inoltre dichiarato di aver visto la sorella di Michel Fortuna sputare sul corpo di Emanuele mentre si trovava per terra accanto ad una vettura. La ragazza, secondo il teste, nonostante la vittima non reagiva più ad alcuno stimolo, aveva continuato ad insultarlo.

La giovane, che ieri si trovava in udienza, è stata fatta allontanare dall'aula perchè in qualità di testimone non avrebbe dovuto ascoltare le deposizioni degli altri testi in quanto avrebbero potuto influenzarla.

 

Altro elemento non meno importante è che tutte e quattro le persone che sono salite ieri mattina sul banco degli imputati hanno confermato di aver visto Franco Castagnacci trattenere per un braccio l'amico di Emanuele Gianmarco Ceccani che dall'altro lato della strada aveva assistito alla scena di violenza e voleva andare a soccorrere l'amico.

 

Nella prossima udienza verrano ascoltati altri otto testimoni. Tra queste la sorella dello sventurato ragazzo Melissa Morganti che rappresentata dall'avvocato Enrico Pavia si è costituita insieme alla famiglia parte civile.

 

Franco Castagnacci è difeso dall'avvocato Marilena Colagiacomo mentre Michel Fortuna, dai legali Bruno Giosuè Naso e Christian Alviani. Gianluca Bucci e Massimo Carbone rappresenteranno invece Mario Castagnacci e Paolo Palmisani.

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