Morte del parà Emanuele Scieri.
C'è un indagato ed è di Castro dei Volsci.
Si tratta di un montatore di film di 40 anni che vive con la fidanzata a Castro.
L'uomo è indagato per omicidio volontario in concorso. La vicenda risale a 18 anni fa, quando Scieri, un ragazzo proveniente da Siracusa di 26 anni, venne ritrovato privo di vita sotto la torre di asciugatura dei paracadute nella caserma "Gamerra" di Pisa.
Nel 2017 a seguito della richiesta da parte della commissione parlamentare d'inchiesta la procura ha riaperto il caso. Dopo l'acquisizione di intercettazioni telefoniche ed anche della pubblicazione di un libro scritto dall'indagato che tra le tematiche trattate, oltre a quella della guerra e del bullismo, figurava anche quella del rimorso, la magistratura ha cominciato a scavare nella sua vita.
Nei giorni scorsi gli agenti della squadra Mobile di Firenze, che stanno portando avanti le indagini, unitamente ai colleghi della questura di Frosinone, hanno proceduto alla perquisizione domiciliare nell'abitazione di Castro Dei Volsci.
E proprio nell'appartamento sarebbero state trovate delle fotografie relative al periodo in cui il 40enne prestava servizio militare presso la caserma dei paracaduti a Pisa. Foto che secondo alcune indiscrezioni raccolte raffigurerebbero scene di "nonnismo".
Sempre da indiscrezioni raccolte sarebbero stati trovati anche un paio di anfibi che l'uomo aveva conservato quando indossava la divisa di parà. Secondo la procura Scieri sarebbe stato malmenato dai "nonni" (sul registro degli indagati figurano altre due persone) e poi è precipitato da quella torre alta dieci metri.
La procura contesta inoltre il fatto che il giovane non sarebbe stato soccorso. Anzi, sarebbe stato lasciato per terra agonizzante. Per questo motivo è stato contestato l’omicidio volontario in concorso. A breve dovrebbe essere notificata la chiusura delle indagini.
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