Ha avuto un momento di sincera commozione il sindaco Modesto Della Rosa.
Il primo cittadino di San Giorgio a Liri era in Conferenza stampa.
Stava spiegando le ragioni
della estromissione dalla giunta del Vicesindaco Massimo Terrezza e dell’assessore alla cultura Ilenia Nardone, ha messo in fila le motivazioni della sua decisione.
Ragioni di sostanza, quando ha parlato di clamorosi errori nella vicenda della nuova Palestra comunale con la revoca del finanziamento da parte della regione Lazio o della vicenda del cimitero dove si sono persi finanziamenti disponibili in Cassa Depositi e Prestiti e ora il paese è senza loculi per seppellire i suoi morti.
Ma, la ragione più profonda è nell’atteggiamento di “incredibile sicumera del vicesindaco che nella sua smania di potere ha sistematicamente calpestato i principi di convivenza civile tra cittadini ingenerando, spesso, sensazione di paura e intimidazione”.
Una convivenza non più possibile ha precisato il sindaco perché “non si può comprare tutto, tanto meno l’onore delle persone come pensava l’ex vicesindaco” col quale ha avuto uno scontro violentissimo difronte alla semplice ipotesi di una sua terza candidatura a sindaco.
Per quanto attiene alle sostituzioni degli assessori ha detto che provvederà nei prossimi giorni, mentre di fronte alla impossibilità di un suo terzo mandato “comunque sosterrò – ha affermato – un progetto civico che al primo posto salvaguardi i principi di democrazia e convivenza civile che al di là delle legittime differenze politiche, assicuri progresso e armonia alla nostra comunità”.
Apre il sindaco quindi a nuove prospettive politiche, che al di là delle differenze, accompagni il paese in una crescita morale ed economica. Intanto per informare tutta la cittadinanza ha convocato una pubblica assemblea il giorno 18 novembre alle 18,30 presso il centro polivalente “Rosario Livatino”.
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