Lei mandata a chiedere l'elemosina.
Il papà però fa l'imprenditore e la mamma sperpera la pensione della figlia.
Accade a Pontecorvo.
La Corte d'Appello di
Roma ha respinto la richiesta di poter continuare ad avere la responsabilità genitoriale sulla figlia. Lei è una ragazzina oggi 16enne divenuta cieca all'età di due mesi a causa di un tumore oculare.
Secondo i magistrati capitolini l'uomo, a cui era stata tolta la patria potestà, non è stato ritenuto idoneo a crescere ed educare la ragazzina disabile ed hanno affidato definitivamente la tutela ai nonni materni che da quando aveva dieci anni si stanno occupando di lei.
La storia di Laura (il nome è di fantasia) è venuta fuori quando alcuni carabinieri nel corso di un servizio di controllo davanti l'abbazia di Montecassino avevano sorpreso la bimba di soli dieci anni a chiedere l'elemosina.
La ragazzina aveva riferito loro che abitava a Pico, dunque qualcuno l'aveva accompagnata in quel posto proprio per farla lavorare come una accattona. A seguito di tali fatti era stata aperta un'inchiesta. I genitori della minorenne, separati da tempo, non si erano mai curati della disabilità della figlia che necessitava, proprio per il suo handicap di numerose e costose terapie.
La ragazzina ad esempio, ogni sei mesi deve essere sottoposta alla sostituzione delle protesi. L'adolescente percepisce dallo stato una pensione di 900 euro al mese. Denaro che veniva sperperato dalla madre per i suoi bisogni e non per quelli della figlia.
Per tal motivo il tribunale dei minorenni che ha tolto la responsabilità genitoriale sia al padre che alla madre ha affidato la bambina alle cure dei nonni, che adesso mensilmente versano la pensione su un libretto postale.
La ragazzina non vedente ne potrà prendere possesso non appena sarà maggiorenne. Entrambi i genitori sono stati rinviati a giudizio per violenza in famiglia. La minorenne tramite uno zio nominato tutore, si è costituita parte civile. Sarà difesa dall'avvocato Eliseo De Francesco.
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Pi (sabato, 03 novembre 2018 12:42)
Delinquenti
I genitori in carcere (sabato, 03 novembre 2018 14:42)
Sbatteteli dentro
Tina (domenica, 04 novembre 2018 09:12)
Processo direttissimo e restituzione +risarcimento danni
ALEX (domenica, 04 novembre 2018 10:25)
ce ne vuole di "coraggio" per sfruttare la disabilità della figlia...questi pseudo genitori devono essere arrestati e condannati all'accattonaggio fino al risarcimento dei danni nei confronti di questa ragazzina....Gesù da lassù li ha già giudicati e chiuse le porte del Purgatorio e del Paradiso....non resta che l'Inferno per questi dannati....ed un eventuale pentimento non basterebbe a far cambiare le decisioni dell'Onnipotente!!
Michele (domenica, 04 novembre 2018 20:33)
Se esiste una giustizia divina, spero che s'impegni a punire questi due bastardi