Razzismo. Perquisite le Abitazioni degli Indagati

La Polizia ha proceduto alla perquisizione delle abitazioni di tre giovani cepranesi.

 

Si tratta dei responsabili di lesioni e danneggiamento con l’aggravante della discriminazione

razziale ai danni di strutture di accoglienza e di cittadini stranieri. Sequestrato materiale che al momento è al vaglio della polizia scientifica.

 

Si tratta di personal computer, una mazza da baseball, un bastone fasciato con nastro isolante, due coltelli, e opuscoli di propaganda del “blocco studentesco”, questi ultimi ritrovati a casa di uno solo dei tre indagati.

 

L’indagine, condotta dalla Digos e dalla Squadra Mobile, ha preso avvio nei mesi scorsi a seguito di segnalazioni fatte dai responsabili delle cooperative sociali, che gestiscono l’accoglienza di cittadini extracomunitari, venuti a conoscenza da alcuni stranieri, che riferivano di essere stati aggrediti per strada da giovani a bordo di autovetture, il più delle volte fatti oggetto di insulti a sfondo razziale.

Il Sindaco: "Atti Idioti e Pericolosi"

“Atti idioti e pericolosi” così si esprime il sindaco di Ceprano (in foto) subito dopo la diffusione della notizia di tre studenti indagati per razzismo.

 

“Si tratta comunque di gesti isolati che nulla hanno a che vedere con la maggioranza della popolazione.

 

Ceprano è una città tollerante e lo dimostrano le tante iniziative di solidarietà nei confronti degli stranieri”.

 

Il sindaco Galli si riferisce alla cittadinanza onoraria che l’amministrazione ha concesso ai figli degli immigrati nati in Italia. O anche all’organizzazione, insieme alla Caritas, della giornata del migrante.

 

“Quello che è successo è un fatto grave perché la violenza è sempre grave ma si tratta di episodi marginali gestiti tra l’altro da aree politiche in cui si invoca il razzismo ed il populismo”.  

 

Marco Galli non nasconde però che il problema di fondo è la gestione dei migranti: “una gestione lasciata alle prefetture e alle cooperative senza alcun coinvolgimento dei sindaci che poi però devono affrontare  e risolvere i problemi che ne derivano”.

 

Tra l’altro nemmeno la metà dei comuni della provincia si è dichiarata disponibile all’accoglienza. Questo comporta una presenza maggiore d’immigrati negli altri centri. A Ceprano, cittadina di 9 mila abitanti, risiedono 117 stranieri. Siamo comunque al 1,3% della popolazione residente.

 

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Commenti: 1
  • #1

    cittadino Italiano (mercoledì, 26 settembre 2018 16:18)

    NON VOGLIO ESSERE RAZZISTA MA LASCIATEMI DIRE UNA COSA : SIETE D'ACCORDO CHE NE SONO TROPPI IN ITALIA ? SE SI DOVETE SAPERE UNA COSA CHE PRIMA CHE UN IMMIGRATO POSSA ESSERE TRAFERITO IN UN ALTRO PAESE EUROPEO O DATA LORO LO STATUS DI RIFUGIATO CI VOGLIONO 2 ANNI CIRCA SE POI NON VENE ACCOLTA LA LORO RICHISTA FOGLIO DI VIA E RISPEDITO AL PAESE DI APPARTENENZA SE IL PAESE LO RIACCETTA SENNO RIMANGONO SUL TERRITORIO ITALIANO E NON SI SA COSA FANNO. MA DICO SIAMO SCEMI DOVE SONO UN MILIONE DI POSTI DI LAVORO X LORO VISTO CHE I NOSTRI FIGLI NON RIESCONO NEMMENO A LAVORARE UN GIORNO. LA VIOLENZA NO VA CONDANNATA FERMAMENTE SIA VERDE BIANCO NERO GIALLO O ARANCIONE MA INCOMINCIATE VERAMENTE A RIMPATRIARE GLI ABUSIVI.