Il medico, indagato di ricevere denaro in cambio di certificati, respinge le accuse.
L’inchiesta riguarda un professionista di 59 anni.
L’uomo, che lavora all'interno del carcere di Frosinone,
avrebbe stilato alcuni certificati che attestavano falsamente l'incompatibilità di un detenuto con il regime carcerario. Per il medico l’ipotesi di reato contestata è quella di induzione indebita a promettere utilità e falsità ideologica, per l’altro invece il reato è quello di corruzione.
Secondo la procura il 59enne avrebbe favorito il carcerato certificando patologie che non sarebbero state supportate da esami diagnostici. Nei giorni scorsi il medico, nel corso dell'udienza preliminare, è stato sottoposto ad interrogatorio.
A detta dell'indagato la storia di quella presunta corruzione era stata messa in piedi da alcuni detenuti i quali per poter racimolare denaro avevano messo in giro la voce che il dottore avrebbe potuto aiutarli.
I carcerati che cadevano nel tranello pagavano i loro compagni di cella che ovviamente tenevano per sé quei soldi. Il 30 novembre prossimo il gup deciderà se rinviare a giudizio o prosciogliere i due indagati.
Il detenuto è rappresentato dagli avvocati Giulia Giacinti e Maria Assunta Pellegrini mentre il medico sarà difeso dall’avvocato Nicola Ottaviani.
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cittadino (sabato, 15 settembre 2018 17:47)
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