Se te mocceca la serpa…tiè paura pure della lancerta.
Bellissimo brocardo del vernacolo frusinate che si riassume nel fatto che se passi un brutto guaio - ad esempio per il morso di un serpente -, poi cominci ad aver paura anche delle lucertole.
È un fatto naturale ed umano e può insorgere anche per effetto delle cosiddette psicosi collettive: in pratica, il tragico crollo del ponte di Genova ed il suo funereo epilogo, spaventa tutti e tutti si allarmano e si allertano, e tutti cercano di correre ai ripari.
Si allarma e si allerta anche il comune di Frosinone che, come di consueto, corre ai ripari con uno spettacolare numero di fantasia estratto dal magico cilindro dei rimedi nostrani e caserecci.
Se non l’avete intuito, parliamo dei piloni di via De Gasperi per i quali in queste ore, è stato predisposto un piano di salvaguardia.
È da giorni che circola un “tam-tam” su l’esistenza di vistosi segni di frattura, lesioni e danni ad uno degli arcazzi dei piloni.
Si tratta di fratture disposte geometricamente in senso speculare: quella di destra è l’immagine riflessa di quella di sinistra.
Analoga “anomalia” si riscontra più avanti andando verso sant’Antonio in un altro arcazzo.
Si tratta della esatta ripetizione di quella precedente al punto che si potrebbe ipotizzare (e ribadiamo “si potrebbe ipotizzare”) che ci si trovi dinanzi ad un elemento costruttivo, volutamente realizzato dal costruttore, denominato giunto tecnico. Ma siccome la cautela è obbligatoria, ben venga l’allestimento di un piano di sicurezza.
E vediamo in cosa consiste l’intervento. Tanto per cominciare si segnala un “pericolo di frana” invece di un più appropriato “pericolo di crollo”. Finezze linguistiche? No. E’ l’illustrazione dello stato del pericolo. Perché se tu parli di frana, io guardo per terra. Se parli di crollo, io guardo per l’aria. E mi rendo conto.
Si prosegue con l’addossamento delle reti metalliche alle pile cosicché in caso di un malaugurato crollo della sporgenza sovrastante i piloni le reti non salvaguardano niente perché sarebbero solamente a difesa della parte retrostante i piloni e non certo della sede stradale.
Ma siccome a questo ci hanno pensato, hanno deciso di istituire un divieto di parcheggio agli autoveicoli con la sanzione della rimozione coattiva.
Cosa che hanno già cominciato a fare. Poi devi pagare anche la multa. La cosa più logica sarebbe stata quella di avanzare le reti di protezione di un paio di metri.
Quello che però lascia più stupefatti è che di fronte ad una drammatica ipotesi di crollo (“quod Deus advertat” e cioè che Dio non voglia), non si sia pensato di inibire il traffico pedonale nella parte superiore dei piloni e cioè a ridosso di Largo Turriziani e relative circostanze, per la protezione e l’incolumità dei viandanti, passeggianti, camminatori e stazionanti.
P.S.: Abbiamo cercato sull’albo on line del comune l’ordinanza o la determinazione dirigenziale che dispone questo intervento. Non abbiamo trovato nulla, forse a causa della nostra imperizia nella navigazione informatica. Se qualche lettore più esperto vuole darci una mano...
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ALEX (giovedì, 23 agosto 2018 11:38)
hai ragione, non ce nessuna delibera di giunta e/o determinazione del dirigente a riguardo e te lo dice uno che ogni giorno va sul sito del Comune "albo pretorio" e non leggo alcunchè sulla sicurezza......
Pi (giovedì, 23 agosto 2018 14:49)
Non vedo via d’uscita, nessuno fa niente, perché non c’è nessuno che comanda o prende decisioni, hanno tutti paura di prendersi le responsabilità, di conseguenza rimarrà sempre così. Una volta passata per tutti i gradini (livelli di comando) comunali si passa alla provincia e poi allo stato e ripeto nessuno prende le dovute misure, ogni tanto c’è qualche funerale (Genova) e tutti i responsabili mandano le loro condoglianze, ma tutto rimane uguale.
Buona giornata
e gia (giovedì, 23 agosto 2018 15:08)
Potremmo aggiungere ora ogni spillo sembra una trave!
Mauretto (giovedì, 23 agosto 2018 15:10)
Già ne abbiamo parlato precedentemente, che dire ancora.....aspettiamo che venga giù........
...... (giovedì, 23 agosto 2018 18:09)
I Piloni......il simbolo della nostra citta(dina)!
Achille46 (venerdì, 24 agosto 2018 15:45)
Avevo ancora i capelli neri quando si parlava dei Piloni. Scrivevo per il messaggero. Un giorno mi chiamo l’avvocato Luciano valle. Era assessore ai lavori pubblici, mi invitò nel suo studio e mi
illustrò il progetto di riqualificazione della struttura. Io guardai. Feci delle domande. Alla fine conclusi: bello tutto ma per me si tratta solo di buoni intendimenti. Indovinai. Poi il cosiddetto
project. Altre carte ed altre prese per il culo per la città. Frosinone (direbbero gli antichi)? è nata sotto una cattiva stella, e questo mi dispiace e mi rattrista
Achille46 (venerdì, 24 agosto 2018 18:36)
Piloni e progetti. Piloni e promesse. Piloni e la colpa è sempre degli altri. Io mi chiedo e chiedo: chi è stato il primo dirigente a visionare il progetto di finanza? Chi è stato poi il dirigente che ha garantito la bontà dell’operazione? Il Comune di Frosinone è stato tutelato da questi dirigenti? Ristrutturare i Piloni non è realizzare un grattacielo!!!!! Io mi auguro che il sindaco Ottaviani abbia il tempo di studiare a fondo tutto l’incartamento. E sbattere in prima pagina chi ha sbagliato. I cittadini di Frosinone si sono rotti di questo pressappochismo e di brutta politica.