"Aid Al Adha" detto anche "Aid El Kabir".
Secondo la religione islamica si celebra oggi 21 agosto la festa del montone.
I seguaci dell’Islam ricordano la “Festa del sacrificio”.
Durante i giorni dell’Eid al-Adha, fino al tramonto di sabato 25 agosto, per tradizione, viene sacrificato un ovino, un caprino, un bovino o un camelide per ricordare la prova superata da Abramo, cui venne concesso in extremis dall’angelo inviato da Allah di sgozzare un montone al posto del figlio Ismaele.
Ora, siccome noi a Frosinone non ci facciamo mancare niente, ci siamo svegliati, o meglio ci hanno svegliato stamattina intorno alle 6,30 al ritmo di una nenia, una melopea, una cantilena incomprensibile dal tono e fraseggio musicale di tipo arabeggiante.
Presso il campo di atletica “Bruno Zauli”, meglio conosciuto come Campo Coni, la locale comunità islamica celebra la “Festa del montone” come si può vedere dal video a lato.
Adesso, senza nulla osservare sulle fedi religiose e relativi riti e senza commentare alcunché su credenze, confessioni e appartenenze, va pur detto che la cosiddetta globalizzazione (quella umana) deve intendersi fondata su un generale e basilare principio e cioè quello della “reciprocità”:
io ti lascio fare, ti tollero, ti capisco e tu devi fare altrettanto e devi rispettare le regole del paese che ti ospita. Vuoi lavare i vetri delle automobili ai semafori? Va bene, fallo ma evita di importunare, di infastidire e di improvvisare “la macumba” se non ti mollo 50 centesimi. Vuoi trasportare i carrelli davanti ai supermercati? Vuoi chiedere l’elemosina davanti le chiese cristiane? Fai tutto quello che ti pare ma rispetta chi ti accoglie (suo malgrado) e comunque ti tollera.
Analogo ragionamento deve svolgersi – sempre il principio di reciprocità – anche nei confronti della nostra religione che deve capire che non può giorno e notte suonare le campane in pieno centro destando una sveglia non desiderata a chi, magari, è ateo o agnostico o semplicemente perché dorme essendo stanco dal lavoro del turno di notte.
Rispetto, tolleranza, comprensione, educazione o etichetta (la parte più piccola dell’etica) non appartengono ad alcuna religione ma sono patrimonio di tutti gli uomini liberi.
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