118. Centrale a Latina

L’accorpamento della centrale operativa del 118.

Secondo la regione c’è bisogno di risparmiare.

Di qui la fusione di Rieti con Viterbo e Frosinone con Latina.

Inoltre il numero della popolazione non rientra nei numeri stabiliti dal decreto ministeriale del 2015: una centrale operativa del 118 ogni 600 mila abitanti.

Questo significa che mentre Rieti e Viterbo insieme non ci arrivano (490 mila abitanti), Frosinone e Latina raggiungono insieme un milione e cento mila abitanti.

Delle due l’una: o a Rieti/Viterbo vanno accorpati altri territori per raggiungere i 600 mila abitanti o, se si può derogare alla cifra dei 600 mila allora Frosinone Latina possono tranquillamente avere due centrali operative.

C’è di più. Dalla regione la centrale del basso Lazio la si vuol organizzare a Latina.

È vero che i numeri del traffico sono maggiori nel pontino ma è anche vero che la provincia di Frosinone ha un territorio molto più complicato da raggiungere e gestire.

Quasi lo stesso numero di popolazione ma in Ciociaria è diviso in 91 comuni spesso difficilmente raggiungibili mentre a Latina i comuni sono 33 e il territorio è quasi completamente pianeggiante. Di qui le proteste che in questi giorni stanno tenendo banco sui quotidiani.

Nella vicenda è sceso in campo anche l’Opi (Ordine delle Professioni Infermieristiche- in foto).

“Si deve tener presente delle criticità orografiche, della complessa viabilità ciociara – dice il presidente Opi Gennaro Scialò – ci sono da considerare poi i fattori di rischio di una popolazione sempre più anziana.

Eventi naturali come terremoti e smottamenti”. Se da una parte a Latina c’è un’emergenza estiva dovuta al turismo questa è però circoscritta a due, tre mesi. D’altra parte anche lo stesso Frosinone in serie A significa la gestione di eventi dove partecipano ogni volta migliaia di persone con un fattore di rischio percentualmente molto più alto.

L’operatore che risponde alle chiamate dirette al 118 gestisce tutta la fase dell’intervento in emergenza.

Deve quindi conoscere il territorio, le strade e persino la moltitudine di dialetti che cambiano da una località all’altra.

Insomma un territorio molto più complesso di quello pontino. Tra l’altro, dicono all’Opi, non si capisce perché nell’accorpamento Rieti/Viterbo la centrale è stata prevista a Rieti, provincia più piccola, con meno abitanti ma un territorio più montuoso.

Tutto il contrario si fa a sud del Lazio. Interessi politici? Insomma l’Opi attacca a testa bassa al grido di battaglia “l’accorpamento non s’ha da fare”, ma se proprio è necessario allora la centrale va a Frosinone.