“Non so dove si trovi Giancarlo adesso: sicuramente è nei nostri cuori, e anche nei vostri”.
Con queste toccanti parole il maestro Marco Massimi, docente di elettroacustica del conservatorio “Refice”, ha reso omaggio al grande batterista Giancarlo Guidoni.
Guidoni è scomparso improvvisamente due anni fa.
La serata speciale, interamente organizzata dall’istituto di alta formazione di viale Michelangelo, ha visto Stefano Bellu affiancare alla conduzione la “colonna” del Festival, Mary Segneri.
Sul palco si è esibita una big band che, nel corso del memorial, ha subito vari innesti e avvicendamenti: nella lunga lista dei musicisti che ne fanno parte (allievi, ex studenti e docenti del “Refice”), Paolo Tombolesi, lo stesso Marco Massimi, Giovanni Mancini, Andrea Bianchi, Massimo Ceci, Mirella Pantano, Alessio di Giulio, Damiano Drogheo, Simone Casinelli, Alberto Mastracci, Giacomo Serino, Palmiro del Brocco, Ilario e Santino Polidori, diretti dal maestro Marco Tiso.
Coinvolgente ed poliedrica la scaletta oggetto delle performance (arricchite dalla presenza di Pamela Placitelli, Luisa Giambona e Stefano Spallotta dei White Nymphs, di Silvio Selci e Paoletta Laurenzi, del Fabio Macera trio e dei Tabs). Presente il presidente della fondazione "Travels", Giancarlo Pacitto.
L’appuntamento con il Festival tornerà giovedì 19 alle 21.15 sempre in piazzale Vittorio Veneto. Saranno in gara Vertigo (“Arrigo Boito”, Parma) e Giuliano Gabriele ensemble (“Refice”, Frosinone e “Martucci”, Salerno).
Vertigo è formato da Gabriele Fava (sax), Daniele Raciti (chitarra), Jacopo Moschetto (pianoforte), Giancarlo Patris (contrabbasso) e Stian Eismann (batteria).
Il suono del gruppo trova le sue radici, oltre che nella tradizione, nel jazz europeo degli anni 70 e 80. L’ensemble di Giuliano Gabriele (voce e organetto; Lucia Cremonesi, viola, lira calabrese; Eduardo Vessella, tamburi a cornice, percussioni; Gianfranco De Lisi, basso; Giovanni Aquino, chitarra; Alessio Busanca, tastiere; Samuel Campoli, chitarra) invece, trascenderà gli schemi sonori e vocali classici, attraverso l’uso di un linguaggio tradizionale e contemporaneo insieme.
In giuria, Stefano Mastruzzi, Federica Zammarchi e Antonio Maffucci. Ospiti della serata, lo scrittore Massimo Roscia e il docente e giornalista RAI Alessandro Cardamone.
Intanto, la classifica provvisoria vede al primo posto Rame (“Arrigo Pedrollo”, Vicenza) con 86,53 punti, seguiti a poca distanza dai Sir Jane (“Arrigo Boito”, Parma; “Giovan Battista Martini”, Bologna; “Girolamo Frescobaldi”, Ferrara) con 82,50, dalla Gomb jazz band (saint Louis college of Music; Santa Cecilia, Roma) con 79,60, dal Gianluca Figliola trio (Santa Cecilia, Roma) con 78,47 e da JazzHarpitude (“Refice”, Frosinone) con 67,80.
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