Avrebbe falsificato il timbro di pagamento di un bollettino del servizio idrico per un importo di 4.154, 00.
Quel bollettino di sollecito proveniente dall'Acea Ato 5 l'aveva gettata nel più totale sconforto.
Così aveva pensato bene di falsificare il timbro di quietanza. Ma l'imbroglio è venuto fuori e la titolare di un bar pizzeria del capoluogo ciociaro di 53 anni, è finita sotto processo.
La donna è stata rinviata a giudizio per il reato di truffa. Il prossimo settembre difesa dall'avvocato Claudia Mancini dovrà comparire in aula. La titolare cell'esercizio pubblico rischia adesso fino a tre anni di reclusione.
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