Tentato omicidio, lesioni personali gravi, danneggiamento aggravato e porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere.
Sono le accuse formulate dai carabinieri nei confronti del 39enne che ieri ha brutalmente aggredito due donne ad Amaseno.
I carabinieri hanno anche ricostruito come sono andati i fatti. L'uomo, per passati dissapori di vicinato legati alla morte del suo cane, si è posto davanti alla vettura in marcia della sua vicina, bloccandone la corsa.
Quando la conducente e la passeggera sono scese per sincerarsi del motivo di tale gesto, lui, con violenza inaudita, ha aggredito entrambe colpendole ripetutamente con una spranga lasciandole a terra ferite.
Non soddisfatto, si è allontanato per far ritorno, poco dopo, imbracciando questa volta, una scure con la quale, con la medesima veemenza, si è accanito sull’autovettura della donna danneggiandone parabrezza e carrozzeria.
Il tempestivo intervento dei carabinieri ha permesso che l’animo dell’aggressore venisse placato tant’è che spontaneamente ha consegnato l’arnese utilizzato.
Le due malcapitate, visitate presso l’ospedale di Frosinone, hanno riportato rispettivamente lesioni giudicate guaribili in 30 giorni per la vicina di casa nonché conducente del mezzo e giorni 6 per la passeggera.
L’uomo è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della Stazione CC di Frosinone in attesa del rito direttissimo.
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A-ha (sabato, 09 giugno 2018 16:15)
La gente è ormai impazzita. Solo 20 anni fa era inimmaginabile leggere continuamente questi accadimenti di cronaca. Sarà il cibo che mangiamo, i problemi economici, uno Stato che non tutela i cittadini. Il problema è che ormai si leggono all'ordine del giorno.
Ma cosa sta succedendo?
B-hb (domenica, 29 luglio 2018 00:20)
Evidentemente 20 anni fa, non c'era ancora gente con le palle, che quando subisce una strage di cani e gatti, denuncia e poi viene pure provocata dai denunciati, che bloccano il cancello di casa sua e minacciano con una mazza, esce e difende la propria madre e casa, sconfiggendo i vili vicini assassini.