Case come Porcilaie

Carenze igienico sanitarie e strutturali in due case di accoglienza a Veroli.

 

Il sindaco firma l'ordinanza di sgombero.

 

Il fatto è avvenuto nella tarda mattinata di oggi.

 

I Carabinieri della locale

stazione unitamente ai colleghi della compagnia di Alatri ed agli ispettori dell'ufficio igiene dell'Asl di Frosinone e dell'ufficio tecnico di Veroli, hanno proceduto ad un controllo straordinario del centro di accoglienza straordinaria C.A.S. per extracomunitari.

 

Il centro si trova presso la casa parrocchiale di Veroli ubicata a Castel Massimo e del centro di pronta accoglienza "don Andrea Coccia" ubicato sulla stessa strada.

 

Le due case di accoglienza per i migranti erano gestite dalla società cooperativa Diaconia Arl Onlus servizi soci sanitari per conto della diocesi Frosinone- Veroli- Ferentino.

 

A seguito dei controlli sono emerse serie ed evidenti carenze sia strutturali, sia sotto il profilo igienico sanitario del Comune di Veroli. Per tale motivo i migranti sono stati spostati in altri centri della provincia. I richiedenti asilo secondo quanto emerso dai controlli vivevano in locali simili a porcilaie.

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Commenti: 2
  • #1

    E... (giovedì, 31 maggio 2018 19:20)

    ... meno male che la cooperativa gestiva per conto della diocesi.
    Lo stato paga, la diocesi incassa e la cooperativa lucra?
    Alla faccia del rispetto per la vita umana!!!
    Ma le diocesi non mettono al primo posto questo.. se i luoghi erano porcilaie non verificavano mai, incassavano solo?

  • #2

    Cittadino (sabato, 02 giugno 2018 14:45)

    Invece un qualunque cittadino può vivere in qualsiasi condizione non se ne frega di nessuno.