Violentata e drogata dal suo datore di lavoro.
Questa l'accusa che ha portato alla sbarra un imprenditore di 65 anni residente a Monte San Giovanni Campano.
L'uomo dovrà comparire alla sbarra per rispondere
di violenza sessuale il prossimo novembre. La vicenda risale ad un anno fa quando un peruviana di 30 anni aveva letto sul giornale di annunci "Porta portese" che l'imprenditore cercava una badante per la madre anziana ed ammalata.
La donna felice di aver trovato un impiego aveva subito risposto a quell'annuncio. Così si era trasferita nella cittadina ciociara. Oltre allo stipendio la donna poteva usufruire di vitto ed alloggio. Ma un giorno si era risvegliata nuda nel letto ed in uno stato di torpore.
La ragazza sospettando di essere stata violentata dal sessantacinquenne si era recata in ospedale. Dalle analisi del sangue erano state evidenziate tracce di benzodiazepine, farmaci che vengono utilizzati per calmare gli stati di ansia.
Ma la badante non aveva mai assunto nulla del genere. Qualcuno doveva avergliele somministrate proprio per renderla incapace di reagire. La donna si era ricordata di una bibita che aveva bevuto prima di andare a letto.
Forse il datore di lavoro le aveva messo quella medicina proprio in quella bibita. Le indagini che sono seguite hanno portato al rinvio a giudizio dell'imprenditore con l'accusa di violenza sessuale. L'uomo ha sempre respinto ogni accusa.
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che ... (lunedì, 21 maggio 2018 11:29)
gran fijo de na mignotta.