Truffa al Sistema Sanitario

Anche due ciociari nella bufera giudiziaria che ha colpito l'Ini di Grottaferrata.

 

La casa di cura è accreditata al Servizio sanitario Regionale.

 

I reparti di urologia e oncologia sono finiti nel

mirino della Procura di Velletri e dei carabinieri del Nas che hanno perquisito apparecchiature e sistemi informatici. Sequestrate anche 5418 cartelle cliniche, più le pratiche riguardanti fatturazioni e liquidazioni e i registri delle attività svolte nelle sale operatorie e negli ambulatori.

 

Si sospetta un danno per alcuni milioni di euro. I pm Rita Caracuzzo e Vincenzo Antonio Bufano, vogliono infatti verificare se è vero che per cinque anni (dal 2012 al 2017) sono stati riportati falsamente sulle schede di dimissione ospedaliera delle cartelle cliniche interventi diversi da quelli realmente effettuati sui pazienti.

 

In questo modo la Regione Lazio (chiamata a provvedere al rimborso) sarebbe stata indotta all’errore mentre loro avrebbero ottenuto un ingiusto profitto che derivava dalla differenza tra la tariffa richiesta e incassata e quella effettivamente spettante.

 

Le indagini, che contemplano i reati di falso e truffa, chiamano in causa una decina di persone e hanno avuto il via proprio dalle verifiche amministrative della Regione Lazio. Questa aveva accertato una serie di incongruenze sulle cartelle cliniche dei ricoverati con particolari irregolarità riferire ai malati di urologia e oncologia.

 

Aggiornamento 

In data 23 dicembre 2023 il giudice dell’Udienza preliminare di Velletri ha pronunciato sentenza di non luogo a procedere per tutti gli imputati del procedimento.

 

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