Per tre lunghi anni aveva dovuto subire le violenze sessuali da parte del nonno.
Violenze che si consumavano quando lui, Lorenzo (il nome è di fantasia) un bambino di soli otto anni residente a Frosinone trascorreva
le vacanze estive a casa del parente che abitava in un quartiere alla periferia di Roma. Con la scusa di fare dei giochi "particolari" L'anziano che all'epoca dei fatti aveva 67 anni, lo costringeva ad avere rapporti anali e orali.
Il bambino rientrando a casa aveva raccontato ai genitori quello che gli accadeva quando si trovava in vacanza a casa del nonno, ma loro pensando che viaggiasse con la fantasia non gli avevano mai creduto.
La storia dell'abuso sessuale viene fuori nel 2011, quando il padre di Lorenzo, separato dalla moglie, aveva iniziato una nuova convivenza con una donna che aveva un figlio di tredici anni. Il nonno adottivo aveva cominciato ad avere attenzioni <particolari> anche nei suoi confronti.
Ma a differenza di Lorenzo, Il ragazzino, che era riuscito a sfuggire a quell’abuso sessuale, aveva parlato ai compagni di classe di quella brutta avventura vissuta a causa del genitore del patrigno. Le insegnanti, appreso quanto accaduto, avevano subito informato i servizi sociali.
Da lì l'avvio dell'inchiesta. Le indagini portarono gli inquirenti ad ascoltare anche la madre di Lorenzo, ex nuora dell'indagato. E proprio quest'ultima si era ricordata di quello che le aveva raccontato il figlio quando aveva otto anni.
Sono partite quindi anche le indagini sulle "attenzioni" che l'uomo aveva avuto nei confronti del nipote. Lorenzo che oggi è maggiorenne dopo aver raccontato le violenze subìte, in un'aula del tribunale, si è costituito parte civile tramite l'avvocato Antonio Orsini.
Adesso aspetta che venga fatta giustizia. In primo grado il nonno era stato condannato a cinque anni e mezzo di pena. Il 29 maggio prossimo verrà giudicato dai magistrati della Corte d'Appello di Roma e Lorenzo spera in una pena molto più severa.
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cittadino (sabato, 28 aprile 2018 12:37)
la capoccia tagliateci la capoccia questa e gente malata non va curata va eliminata in alternativa in una calla rinchiuso fino alla fine dei suoi giorni.
cinico (sabato, 28 aprile 2018 12:40)
Concordo, questa è gente malata che va annientata!