La Carica dei 111

Erano tutti ammassati all’interno di gabbie e scatoloni.

 

Qualche cucciolo era stato persino posizionato al posto della ruota di scorta.

 

Quando la pattuglia lo ha fermato è venuto fuori

un traffico clandestino di animali. È accaduto ieri in A1 in territorio di Anagni. La polizia ha dato l’alt ad una Fiat Stilo, condotta da un campano di 52 anni con precedenti penali. All’interno del bagagliaio, alcune gabbie di plastica e di uno scatolone di cartone.

All’interno dello scatolone ci sono 65 esemplari di tartaruga terrestre del genere soggetto a regolamentazione comunitaria.

 

Nelle piccole gabbie di plastica ed addirittura all’interno del vano della ruota di scorta sono nascosti 46 cuccioli di cane, tra i 45 ed i 60 giorni, in evidente condizione di sofferenza causata dall’assenza di aria, nutrimento ed abbeveraggio.

 

e tartarughe sono prive del necessario certificato CITES e nessuno dei cani ha microchip individuale e passaporto, così come prevede la normativa comunitaria in caso di trasporto autorizzato.

 

Immediato l’intervento dei medici veterinari della A.S.L. di Frosinone, che hanno visitato tutti gli animali constatando la morte di uno di essi per le pessime condizioni di trasporto ed il lungo viaggio. Si presume che gli animali siano stati caricati in un paese dell’Est Europa e che, con ogni probabilità, fossero destinati al mercato clandestino della Campania.

 

Si tratta infatti di esemplari di razze costose (maltesi, carlino, Volpino, Volpino di Pomerania, Cavalier King Charles, bulldog francese, terrier) che, insieme alle tartarughe, avrebbero fruttato al mercato nero un ricavo di oltre 20.000 Euro a fronte del ridotto costo del viaggio effettuato in condizioni precarie e con un mezzo assolutamente non adatto al trasporto di animali vivi.

 

Grazie all’attivazione di alcune associazioni animaliste vengono reperiti in poco tempo numerosi volontari che hanno ricevuto gli animali in giudiziale custodia. Le operazioni per l’affidamento sono proseguite sino a tarda serata con un cospicuo numero di persone radunate nel piazzale all’esterno dello stabile della Polizia Stradale in attesa del proprio turno per “adottare” un cucciolo di cane.

Encomiabile il lavoro dei veterinari della A.S.L. di Frosinone per l’inoculazione dei microchip per poter affidare gli animali.

 

Il 52enne dovrà rispondere dei reati previsti dall’art. 544 ter del Codice Penale (maltrattamento di animali) e da altre sanzioni penali previste dalla normativa comunitaria in materia di trasporto di animali vivi e di animali rari.


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Commenti: 3
  • #1

    ... (lunedì, 16 aprile 2018)

    io sto 'stronzo vigliacco lo scuoierei vivo.

  • #2

    ... (lunedì, 16 aprile 2018 16:09)

    Mettetelo in una gabbia 1 metro x 2 sto pezzo di merda

  • #3

    cittadino (martedì, 17 aprile 2018 12:23)

    commenti uno e due " concordo pienamente "