E' stata fissata per giovedì prossimo l'autopsia sui resti del povero Armando Capirchio, allevatore 59enne di Vallecorsa, ritrovato dopo cinque mesi di indagini, in una cavità naturale in località Ambrifi, in territorio di Lenola.
L'esame dal quale si potrà
accertare la modalità con cui l'uomo sarebbe stato ucciso, verrà effettuato dal medico legale prof. Saverio Potenza dell’università Tor Vergata di Roma. Il corpo di Capirchio, come si ricorderà, è stato ritrovato venerdì scorso in una cavità naturale profonda dieci metri ubicata poco distante il terreno dell'ex suocero di Michele Cialei.
Ucciso e poi fatto a pezzi era stato chiuso in due sacchi di juta. In uno l’omicida aveva conservato la testa ed il tronco, nell’altro le braccia e le gambe. Gli investigatori hanno forte convinzione che il pastore di 52 anni possa essere stato aiutato a smembrare il corpo dell'allevatore ed a trasportarlo in quella zona impervia lontana da occhi indiscreti almeno da altri due complici.
Al momento sul registro degli indagati è stato iscritto il figlio di venti anni di Michele Cialei. Il ragazzo è accusato di occultamento di cadavere. Le indagini dunque continuano a ritmo serrato. Il pastore di 52 anni che si trova in carcere per omicidio volontario non ha mai confessato il delitto.
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