Caso Arduini. Le indagini devono andare avanti.
L’avvocato Gennaro Gataleta che rappresenta la famiglia, ha presentato nei giorni scorsi una nuova opposizione all’archiviazione richiesta dal pubblico ministero Giuseppe De Falco.
L'opposizione a questa richiesta sarebbe scaturita dal fatto che gli atti di indagine richiesti non sarebbero stati espletati sufficientemente. Secondo quanto sostenuto dal legale gli investigatori della procura non avrebbero svolto nella maniera idonea le indagini che aveva richiesto.
A cominciare dalla ricerca del corpo della commercialista nella banca dati dei cadaveri non identificati. A questo anche la richiesta di ascoltare nuovamente una testimone che era stata già sentita dagli inquirenti. Si tratta della dipendente di una ditta edile per la quale lavorava Marina Arduini.
Secondo gli elementi raccolti dalla procura la donna sarebbe stata l’ultima a sentire telefonicamente la trentanovenne frusinate. Nel caso il giudice decida di archiviare il caso ed inserire il fascicolo tra quelli insoluti, l’avvocato Gataleta ha già preannunciato che chiederà la riapertura delle indagini.
I genitori di Marina non si rassegnano, loro a tutt'oggi, dopo 11 anni, non hanno nemmeno una tomba su cui andare a piangere.
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