Emanuele. La Verità tra 15 Giorni

Omicidio Morganti, slitta l'ora della verità.

 

Il consulente legale ha chiesto una proroga di altri 15 giorni prima di poter depositare la perizia sull'esame autoptico del povero Emanuele, massacrato di botte dal branco il 23 marzo scorso davanti alla discoteca "Mirò" di Alatri.

L'esito di questa perizia potrebbe capovolgere la posizione dei tre arrestati ( Mario Castagnacci, Paolo Palmisani e Michel Fortuna) che adesso debbono rispondere di omicidio volontario. Importante è sapere quale è stato il colpo fatale che ha determinato la morte del ventenne.

 

I familiari della vittima si sono rivolti all'avvocato Enrico Pavia per essere rappresentati nelle opportune sedi. Loro non hanno sete di vendetta ma soltanto di giustizia e chi ha fatto del male al povero Emanuele è giusto che paghi. A vent'anni è vietato morire.

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Commenti: 2
  • #1

    ciociaro (mercoledì, 28 giugno 2017 09:24)

    A freddo mi viene da dire che tutti, tutti quelli che hanno accerchiato EMANUELE e gli hanno dato anche un piccolo pugno o calcio, sono colpevoli e andrebbero buttati in galera. Troppi giorni sono passati ma credo che si sappia chi sono i colpevoli, si perché per me i colpevoli sono più di uno. Forza PAVIA mandali in galera buttando la chiave

  • #2

    Cecilia (giovedì, 29 giugno 2017 17:31)

    chi concorre al porre in essere un reato è colpevole tanto quanto chi lo compie, così come chi non ha colpito ma ha incitato al massacro! L'art.110 CP: Art. 110 c.p. -
    «Quando più persone concorrono nel medesimo reato, ciascuna di esse soggiace alla pena per questo stabilita"
    "Il concorso di persone nel reato determina un vincolo occasionale tra più persone circoscritto alla realizzazione di uno o più reati determinati. Esso dà vita ad una entità collettiva contingente, creata da coloro che ne fanno parte sul presupposto che l’unione delle forze renda possibile o quantomeno più agevole la commissione di un reato astrattamente realizzabile anche da un autore singolo."