Mercoledì pomeriggio il sindaco è stato avvisato. Mercoledì sera sono arrivati in 34.
Il modus operandi della Prefettura non è piaciuto al primo cittadino di Trevi nel Lazio che ha pubblicato la sua reazione sulla pagina Fb.
Quindi ha convocato un consiglio comunale urgente per discutere della situazione. I 34 immigrati sono stati infatti posizionati presso l’hotel “Il Caminetto” dove erano già stati ospitati nel 2010. Già all’epoca residenti e commercianti si erano ribellati portando avanti una serie di proteste.
Il primo cittadino, da parte sua, fa rilevare come “il cospicuo numero d’immigrati va ben oltre le direttive ministeriali che stabiliscono la proporzione di 6 migranti ogni 1000 abitanti”. Di qui il consiglio comunale urgente per approvare un ordine del giorno da inviare direttamente al ministero degli interni per la revoca di quanto disposto dal prefetto.
Da parte loro gli immigrati quasi tutti giovani sembrano tranquilli anche se spaesati. Ci hanno raccontato di aver traversato il mare su una barca con 420 persone. Nessuno di loro parla italiano, si esprimono in francese stentato, dicono di aver lasciato le famiglie nei luoghi di origine.
Francesco Digiorgio
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Italiano (venerdì, 12 maggio 2017 07:43)
Ora penso che sia arrivato il tempo di dire basta. Basta sicuramente è una parola impopolare, razzista, egoista etc etc... ma credo che in ognuno di noi sia evidente ormai l'abbassamento del livello di sopportazione. Basta sopportare l'arricchimento di cooperative, basta sopportare il trattamento diversificato tra stranieri e Italiani, basta sopportare gli atteggiamenti/comportamenti non civili di queste persone, basta dunque basta.
franco (venerdì, 12 maggio 2017 09:13)
Questi sono i risultati della nostra politica.
70 anni di repubblica e poi ci accorgiamo che non possiamo licenziare chi non lavora e bisogna fare una legge specifica perché non l'abbiamo;
Non possiamo difenderci dentro la nostra proprietà, e per l'unica proposta che esce da certe menti, lautamente pagate, da una settimana ci prendono per il culo anche le galline, basta vedere i video che girano in rete;
Non possiamo andare a votare perché non abbiamo una legge valida.
Abbiamo bisogno d'altro per capire con chi abbiamo a che fare?
Giustizia Umana (venerdì, 12 maggio 2017)
......emigrare, emigrare, emigrare!
qui non c'è più niente....solo parole, parole, parole|
viva il duce (domenica, 14 maggio 2017 19:40)
Stasera tutti a magnà al caminetto raga'! Paga il governo. Pitturatevi la faccia di nero e mettetevi un fazzoletto nelle mutande cosi' non se ne accorgeranno che siamo italiani.
Ma vaffanculo va!
E io a paga le tasse per sta merda di paese e non mi posso compra un telefono o fa aggiusta' la macchina!
Pozza torna' chi dico io.
Mi spieghi (martedì, 16 maggio 2017 07:29)
Che significa il fazzoletto nelle mutande?