Sono tre giorni che il cibo nelle loro dispense scarseggia.
A questo c'è da aggiungere i ritardi nei pagamenti del pocket money e le condizioni igieniche in cui vivono.
Per questo motivo i trenta migranti ospiti del bed-and-breakfast di Giuliano di Roma questa mattina sono scesi lungo la strada provinciale che collega a Prossedi per manifestare nei confronti della cooperativa che dovrebbe occuparsi del loro fabbisogno.
Ad allertare i carabinieri della locale stazione alcuni automobilisti in transito. I militari, intervenuti sul posto, hanno cercato di riportare la calma. Nel giro di qualche ora la situazione è rientrata. I migranti sono stati rassicurati circa il denaro che debbono ricevere e le provviste alimentari che al momento scarseggiano.
L'arrivo dei trenta stranieri in quella struttura - va detto - non è stata mai vista di buon occhio dai cittadini in quanto il locale non sarebbe idoneo ad accogliere tutte quelle persone. Il rischio che si possano sviluppare malattie per motivi igienici - dicono i residenti della zona- è molto alto. Non basta procurare loro del cibo. Quei migranti hanno bisogno di sistemazioni più idonee.
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Giustizia Umana (martedì, 09 maggio 2017 17:57)
è cosi che il mondo va, noi siamo un popolo caritatevole esclusivamente verso i migranti ai quali non bisogno far mai mancare nulla; anch'essi hanno subito capito l'andazzo italiano e quando ci sono ritardi si presentano allo sciopero ed alla protesta..cosa che non possono fare i tanti disoccupati ciociari che devono escogitare l'impensabile per tirare avanti....ma se stiamo nella reciprocità dei diritti perchè non fare diventare MIGRANTI anche gli italiani?
guarda ... (mercoledì, 10 maggio 2017 10:53)
dove abito io (a Ceccano) parecchi disoccupati del posto non escogitano proprio niente, se ne stanno belli tranquilli al bar a leggere la Gazzetta ed spaarre cazzate.
Ascl (mercoledì, 10 maggio 2017 16:27)
Concordo con il #2. Il vero problema del nostro paese siamo noi italiani. Non gli immigrati, due volte vittime, del disagio subito a casa loro che li spinge a partire e dell'aviditá di denaro di chi li accoglie.
no no (mercoledì, 10 maggio 2017 17:55)
No, la colpa non è mia in quanto cittadino, la colpa è della nostra politica e di tutti quegli imbecilli che tengono ancora aperte le Sezioni di partito che come Coglioni permettono ai loro "amici" sfaticati di farsi i cazzi propri
no no (mercoledì, 10 maggio 2017 18:02)
Persone che sono segretari di partito che come massimo sforzo hanno attaccato manifesti e distributo immagini di gente che si candida. Segretari che non sanno manco la tabellina del 2 ma che usano bene la lingua. Si può risolvere qualcosa con queste persone?
wow (giovedì, 11 maggio 2017 05:56)
queste cose mi fanno incazzare vogliono i soldi il cibo ecc ecc. Andate a casa e li fate come cazzo volete a questi danno i soldi e abbiamo ITALIANI alla fame, politiciiiiii prrrrrrrr
mandateli via (giovedì, 11 maggio 2017 11:41)
Ma perche' non si rivolgono alla boldrini? andassero sotto la casa sua a chiedere da mangiare e' lei che li ha fatti entrare con i suoi amichetti della sinistra che stanno tutti ficcati nella pubblica amministrazione a fare i dirigenti medici eccetera con stipendi da 70.000 euro annui andate a vedere sono pubblicati nei siti della pubblica amministrazione. ora che vogliono da noi? qui noi invece stiamo alla fame io non ho nietne da mettere sulla tavola ai miei bambini e mia moglie fa le pulizie. a me non danno ne albergo ne 60 euro al giorno e ho fatto il militare ho sempre obbedito ho pagato le tasse per 24 anni ora non trovo niente nemmeno a pulire le fabbriche ma non ve ne accorgete che stiamo alla merda??? ma ancora parlano i comunisti con la pensione assicurata??