Sono stati spostati in isolamento i due giovani ritenuti responsabili della morte di Emanuele Morganti.
I due sono detenuti presso il carcere di Regina Coeli e qui il direttore ha deciso di isolarli.
Il motivo? Sono stati minacciati da altri detenuti e rischiano il linciaggio anche in carcere.
L’eco della morte di Emanuele e l’efferatezza del modo in cui è stata determinata ha raggiunto anche l’interno dell’istituto di pena. I due, ricordiamo, sono stati arrestati a Roma a casa di una parente. Ad Alatri temevano ritorsioni da parte degli amici e familiari di Emanuele. Intanto arriva anche la notizia che uno degli avvocati difensori ha rinunciato all’incarico. Si tratta del legale Tony Ceccarelli il quale spiega che lui non ha ricevuto alcun tipo di minaccia ma, la sua, è stata una scelta personale.
Sempre nei giorni scorsi ci sono state però delle minacce nei confronti di suoi colleghi.
Il clima evidentemente è ancora troppo teso. Ieri pomeriggio sono dovute intervenire ben quattro pattuglie dei carabinieri per calmare gli animi nel bar frequentato da Emanuele in zona castello a Tecchiena.
Qui la tensione si taglia col coltello: il vetro di un’auto è stato distrutto (vedi foto sopra) mentre ad una giornalista che aveva ripreso i momenti di tensione hanno portato via la telecamera.
In serata gli animi si sono placati, soprattutto durante la fiaccolata alla quale hanno partecipato 1500 persone. Stasera si bissa.
Questa volta il corteo partirà dalla piazza Principale di Alatri. I familiari di Emanuele, presenti ieri non ci saranno: non vogliono nemmeno avvicinarsi al luogo dove Emanuele è stato ferito a morte. Proprio per questo motivo è arrivata invece una proposta: quella di cambiare il nome alla piazza intitolandola allo stesso Emanuele Morganti.
Un Proposta che mette tutti d’accordo, anche se a riaccendere gli animi è arrivata l’altra notizia: uno dei due arrestati, due giorni prima, era stato fermato a Roma per droga. È stato però rilasciato dopo 24 ore. Fosse stato trattenuto non avrebbe potuto commettere l’omicidio e forse Emanuele sarebbe ancora vivo.
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ciociaro (giovedì, 30 marzo 2017 09:08)
La prima cosa che vorrei SOTTOLINEARE è quella di gridare con forza a tutti, ma soprattutto a chi non è ciociaro, che qui in ciociaria e credo anche ad Alatri non siamo omertosi. Nella trasmissione "Porta a Porta" infatti ho sentito dire che ad Alatri c'è OMERTA' e che NON SONO INTERVENUTI a difendere Emanuele, certo detto così e detto attorno ad un salotto sembra tutto facile. Io chiederei a tutti gli ospiti di "Porta a Porta": cosa si sarebbe detto se un ragazzo intervenendo a difesa di Emanuele dava un pugno o uno spintone ad uno degli aggressori e questi cadendo si feriva in modo grave? io credo che intanto la GIUSTIZIA ITALIANA lo avrebbe iscritto nel famoso registro degli indagati e nessuno avrebbe detto facciamogli un ENCOMIO per aver difeso EMANUELE. Certo, è chiaro che si doveva difendere, ma non giudichiamo il comportamento degli altri se non ci siamo mai trovati nella stessa situazione. Li ogni sera succedeva casino almeno così appare dai racconti e poi come abbiamo letto uno dei colpevoli di omicidio era stato arrestato. Se la giustizia non è in grado di riconoscere un delinquente perchè illustri ospiti di questa trasmissione condannano il comportamento dei ragazzi e non condannano la giustizia italiana? Che differenza c'è tra l'aggessione fatta al povero Emanuele e il furto che avviene all'interno di un'abitazione alle 2 di notte? la differenza è che nel primo caso viene ucciso un povero ragazzo e si accusano i presenti di non essere intervenuti, nel secondo caso si accusa chi è intervenuto in defesa della propria abitazione e dei propri familiari che ha ucciso il ladro, quindi che ne pensate?. Posso dire una cosa forte? come si fa a condannare il carabiniere che a Genova nel G8 uccise un ragazzo che all'interno della zona rossa con un estintore stava per fracassare la testa di un altro ragazzo colpevole solo di essere carabiniere e svolgere il suo servizio all'interno proprio di quella zona rossa? Ma la giustizia dov'è e soprattutto noi cittadini che cazzo vogliamo? SCUSATE SE IL MIO PENSIERO E LA MIA SCRITTURA NON è DI UN PERFETTO ITALIANO MA SPERO DI AVER RESO L'IDEA. GRAZIE non sono di Alatri ma sono Ciociaro. Condoglianze alla famiglia di Emanuele
_( (giovedì, 30 marzo 2017 11:45)
perchè in isolamento poverini ......
avranno delle crisi d'identità .....lasciati insieme agli altri detenuti faranno sicuramente
" gruppo " ..... era il loro pezzo forte .....l'unione/forza
Giusto (giovedì, 30 marzo 2017 13:06)
Ma si, suvvia, hanno bisogno di un po' di compagnia. Troveranno di sicuro dei simpaticoni ed amiconi con i quali passeranno degli indimenticabili pomeriggi. Ma il pezzo grosso lo avranno la notte...