Il commercio estero rappresenta uno dei principali (se non il principale) punto di forza dell’economia provinciale.
Lo conferma il Report della camera di commercio. Dai dati emerge che il commercio rimane un punto di forza imprescindibile dell’economia della provincia di Frosinone.
Cominciamo dalle importazioni: nel 2014 il valore globale in euro in provincia di Frosinone è stato di 4 miliardi 343 milioni di euro, mentre nel 2015 è arrivato a quota 5 miliardi 848 milioni. Insomma si importa molto di più, un aumento del 35%. Sul versante delle esportazioni, nel 2014 il valore era pari a 4 miliardi e mezzo di euro. Nel 2015 si è arrivati a 4 miliardi e 943 milioni. Le esportazioni quindi aumentano di circa il 10%.
Rapporti commerciali soprattutto con Europa ed Usa. I più importanti paesi di destinazione delle esportazioni provinciali sono Francia e Germania, Belgio, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti, Romania, Polonia, Paesi Bassi e Svezia. Mentre sul versante dell’import, i Paesi con i quali si sviluppa il maggior volume di affari sono gli Stati Uniti, l’Irlanda, la Germania, la Romania, la Polonia, la Repubblica Ceca, la Francia, il Belgio, la Spagna e il Regno Unito.
Quali merci. Tra le prime categorie di merci importate ed esportate figurano settori industriali con imprese di grandi dimensioni (chimico-farmaceutico, auto), ma anche distretti o sistemi produttivi locali o settori manifatturieri con forte presenza di imprese piccole e medie (meccanica, cartario, tessuti).
Meglio delle aziende nazionali e regionali. Risultati interessati emergono quando vengono messi a confronto gli indicatori della “propensione all’export” e del “grado di apertura sui mercati esteri” per la provincia di Frosinone e le altre province laziali, per il Lazio e per l’Italia. I dati sono eccellenti. Per la propensione all’export 49,3 per la provincia di Frosinone rispetto all’11,9 del Lazio e al 28,2 dell’Italia. Per il grado di apertura sui mercati esteri 107,6 per la provincia di Frosinone rispetto al 29,6 del Lazio e al 53,3 dell’Italia.
Cresce il Turismo. Lo studio prende in considerazione alcuni dati sul turismo, dai quali emerge come l’attrattività turistica, pur non essendo il principale elemento di traino dell’economia provinciale, ha comunque acquisito negli anni un ruolo significativo e non trascurabile, con 400.000 arrivi (di cui oltre 150.000 stranieri) e oltre 1.000.000 di presenze negli esercizi turistici nel 2014. Più nel dettaglio, la situazione è la seguente. In provincia di Frosinone nel 2015 (la fonte è l’Istat) ci sono stati 400.274 arrivi: 242.644 dall’Italia, 157.630 dall’estero. Mentre, sul versante delle presenze totali, la situazione è questa: 1.052.157 presenze: 698.570 dall’Italia, 353.587 dall’estero.
Il Commento della CCIAA. Il presidente della Camera di Commercio Marcello Pigliacelli dice: “Il raffronto tra i dati fa emergere dappertutto il segno positivo. E questo naturalmente è un segnale da sottolineare, perché significa sia che la nostra economia dà segnali di vitalità anche in tempi di crisi, sia che ci sono moltissime aziende virtuose, capaci di produrre eccellenze, di stare sui mercati nazionali e internazionali da protagoniste e di interagire (import-export) con tutti i Paesi, ad ogni latitudine. Il commercio è un punto di forza enorme e di questo siamo orgogliosi. L’attrattività turistica si dimostra buona e questo conferma che sul settore bisogna investire”.
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Dall'estero (domenica, 26 giugno 2016 13:21)
Se e' tutto vero come mai la provincia di Frosinone e' la più malandata di tutto il territorio nazionale? (Sono stato lì per mesi nel 2014) e ho notato che le infrastrutture pubbliche lasciano molto a desiderare o i soldi spariscono in tasca di pochi o c'è qualche altra cosa sotto, buona giornata
ora basta dite solo cazzate (domenica, 26 giugno 2016 13:41)
Quando si parla dell'export i telegiornali ed i giornali passano la notizia come se fosse un beneficio dei cittadini! O della provincia. Svegliatevi!
Sono i soliti Illuminati potenti che godendo del plauso dei palazzi confondono la loro crescita con un "magico" passo avanti del territorio. Qui ci sono sempre più poveri in stato di delirio. Rendetevene conto. Guardate la cronaca, su dieci articoli 9 sono di furto da disperati senza più speranza. Alcuni vanno alle pompe di benzina per rubare 100 euro con una pistola in tre pesone! Sono andato all'agenzia delle entrate la settimana scorsa perché mi hanno inviato una cartella per un accertamento fiscale. Il mio commercialista ha sbagliato a non dichiarare la "disoccupazione" che mi hanno dato in due mesi estivi. 600 euro in due mesi. Ora devo pagare 1.200 euro per questa cosa. Cioè, dovevo pagare le tasse sulla disoccupazione! Sull'assegno di disoccupazione! Ma se non lavoro? Non si può più sopportare tutto ciò. Credo stia iniziando la ribellione.
dall'estero (lunedì, 27 giugno 2016 04:57)
per il # 2
sono contro ogni tipo di violenza, ma mi rendo conto che forse a volte e` dopo la rivoluzione che si ricomincia a ricostruire qualcosa. Mi dispiace, buona giornata