Comizio D'Amore

Un auditorium "Colapietro" gremito ha accolto il "comizio d'amore" di Marcello Veneziani a Frosinone.

 

Diretto, appassionato, arguto, è entrato subito nel vivo: "Cos'è oggi l'Italia? È avvenuta una specie di mutazione.

 

Prima c'erano gli italiani, oggi ci sono gli italieni. Erano credenti; ora sono ipocredenti. In Dio ci credono? Mah, comunque sono pronti a chiedergli l’amicizia su Fb. La società prima era basata sulla famiglia, ora hanno coniato un nuovo termine: la famiglia mononucleare. Cos’è? Una malattia?

 

Mi chiederete allora: È inutile parlare dell'Italia? Certo. Lo è al pari della filosofia. Dell'arte. Della musica. L'Italia è la patria di quella immensa cosa 'inutile' che è la bellezza. Noi, però, abbiamo una bellezza in gravi condizioni di salute. La bellezza è statica ma il brutto è dinamico. Il problema del nostro paese è rimettere in moto la bellezza. L'Italia è come un bambino non amato che si ammala, come diceva Pasolini. Vi parlerò dell'Italia non immortale ma come di un paese mortale: questa è la ragione per cui prendersi cura di questo paese. Compiremo un viaggio dantesco con immagini e letture, un viaggio nell'identità collettiva del Paese".

 

E ancora: "L'amor patrio, il patriottismo non possono essere semplicemente sanciti da una costituzione, vanno oltre la parola scritta: si vivono tutti i giorni. C'è chi si crede italiano per caso, per una appartenenza fortuita, non vi dà peso. Poi c'è chi si sente italiano per destino, assumendosi sulle spalle la croce e la delizia di esserlo. Questa serata è dedicata a chi si sente italiano per destino". Cosa ci manca, quindi, oggi, per superare questo momento di crisi? "Lo spirito di natività. Il nostro lessico è basato sulla decadenza: possiamo ripartire solo con un linguaggio diverso, far nascere imprese, far nascere figli... La clessidra, qui sul palco, è una metafora del nostro paese. Vediamo il futuro cadere nel passato, viviamo in modo inerte questa agonia. È tempo di rovesciare la clessidra e avere nostalgia dell'avvenire".

 

L'evento è stato introdotto da Riccardo Mastrangeli. "In un momento storico come questo, in cui il nostro Paese è quotidianamente oggetto di disaffezione se non proprio di denigrazione da parte dei suoi stessi cittadini, volevo lanciare, insieme a Marcello, un messaggio forte di appartenenza, di speranza e soprattutto d'amore", ha detto.

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Commenti: 2
  • #1

    DA QUALE PULPITO. (venerdì, 22 aprile 2016 14:47)

    Udite udite. Riccardo Mastrangeli che presenta Marcello Veneziani, come dire il diavolo e l'acqua santa non potrebbero essere più distanti.
    Marcello Veneziani parlava proprio dell'Italia che quelli come Mastrangeli hanno rovinato e continuano a rovinare, senza vergogna. Caro Veneziani non ti mischiare con questa gente sii sempre come sei stato, una pecora nera sempre fuori dal coro.

  • #2

    cittadini (domenica, 24 aprile 2016 12:38)

    X L' Assessore Mastrangeli giusto un messaggio di speranza x i cittadini che oggi in Italia vivono in poverta' !!! Ricordiamo all' Assessore che in P/za Sei Dicembre persiste da due anni e piu' una tenda con dei Lavoratori che aspettano ancora il loro intervento visto che loro politici ci hanno messo in questa situazione. Allora ? Invece di dare messaggio di speranze ( e ' sempre l' ultima a morire ) non e ' meglio che vi rimboccate le maniche e vedete quello che si deve fare Assessore.