Le Lunghe Liste d'Attesa della Sanità Pubblica

Una visita oculistica? Passi a dicembre! Ancora tempi biblici per chi chiede prestazioni specialistiche alle strutture pubbliche della ASL.

Ad esempio: per chi chiede una visita ortopedica dovrà aspettare il mese di giugno, per chi chiede una colonscopia o una gastroscopia se ne parla a dicembre 2016, una visita oculistica novembre 2016.

Per chi invece avesse bisogno di un ecocolordoppler agli arti o una ecografia mammaria, mammografia o ecografia all’addome a Cassino le liste sono chiuse, cioè non si possono prendere prenotazioni fino a nuova data.

Quali le cause di tutto ciò? Sono molteplici, vanno dalla scarsità di personale medico ed infermieristico  tale da consentire un’apertura più ampia degli ambulatori, visto che oggi normalmente chiudono alle 14 , a una scarsa organizzazione complessiva, a una crescita esponenziale della domanda sanitaria, cui non ha fatto riscontro analoga offerta all’interno delle strutture pubbliche. Perché il paradosso è questo: se si telefona a una qualsiasi struttura privata accreditata la maggior parte delle prestazioni specialistiche possono essere fatte lo stesso giorno della prenotazione e solo per alcune più complesse i tempi d’attesa variano da tre a quattro giorni. Ovvio che a parità di costo del ticket molti scelgono la struttura privata accreditata.

Che fare? Qualche risultato si è già avuto con servizio “recall”, cioè la chiamata di conferma una settimana prima della prestazione in modo da liberare un posto in caso di annullamento della prenotazione. Poi occorre allungare gli orari degli ambulatori con apertura pomeridiana (laddove possibile) e infine, rivedere la disciplina dell’intramoenia o extramoenia per eliminare quella che appare ormai una ingiustizia: se paghi fai prima, anche nel pubblico e questo non va bene.

                                                                                                                                                                               Davide Della Rosa