Era uscito per fare funghi, l’ha vista ed è stato subito assalito da raptus. Si è avvicinato ed ha cercato di palpeggiarla. Lei ha reagito ed allora lui con un calcio al volto l’ha tramortita. Poi l’ha caricata dentro il cofano della sua auto.
Si è allontanato. Arrivato sul posto dove è stato ritrovato il corpo si è fermato. Gilberta era ancora viva. Allora l’ha tirata fuori e l’ha finita con un sasso in testa. Poi, una volta morta, l’ha gettata nella ex discarica di Campoli Appennino.
È questo il racconto fatto dallo stesso omicida che in aula oggi a Cassino ha ricostruito la vicenda. Un racconto crudo che ha provocato la forte reazione dei familiari. In particolare della madre di Gilberta che in lacrime è dovuta uscire dall’aula.
Alle 17.55 la richiesta del pubblico ministero poi, una breve camera di consiglio, ed il giudice Lanna ha emesso il verdetto: ergastolo ed isolamento diurno.
Questa la pena per Antonio palleschi riconosciuto socialmente pericoloso e quindi dovrà restare lontano anche dagli altri detenuti.
Una pena esemplare. Proprio quella che si aspettava la famiglia e le centinaia di persone che da Sora hanno sostato davanti il tribunale di Cassino in attesa della sentenza.
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qwerty (giovedì, 29 ottobre 2015 20:25)
Ergastolo e' sempre poco ci vuole la pena di morte per questo bastardo
Zorro (venerdì, 30 ottobre 2015 05:05)
non alla pena di morte, L'ergastolo va bene ma deve farlo fino alla fine
donna io (venerdì, 30 ottobre 2015 12:59)
oltre all'ergastolo anche ai lavori socialmente utili ( ma con la palla di ferro ai piedi )
non è giusto che dobbiamo anche camparlo gratis ( magia e beve sulle spalle di noi cittadini )
Bastardo.....
mah (sabato, 31 ottobre 2015 16:11)
Almeno sto giudice ce l ha dato l ergastolo. .!!ogni tanto qualcosa di giusto c è!. Io l avrei bruciato