
Associazione a delinquere. Questa la pesantissima accusa dalla quale si dovrà difendere monsignor Vincenzo Paglia già arcivescovo di Terni e presidente del Pontificio consiglio per la famiglia. Paglia, nato a Boville Ernica, è finito nell’inchiesta della procura di Terni sulla compravendita del castello di San Girolamo.
Secondo la guardia di finanza, che ha condotto le indagini, sarebbe proprio lui dietro le operazioni finanziarie e immobiliari per l’acquisto del castello. Lui ovviamente si dice innocente e confida nella magistratura: “Resto a disposizione dell'autorità inquirente e confido totalmente anche nella giustizia terrena” ha detto.
Anzi, l’alto prelato si dice anche meravigliato del fatto che i giornali siano venuti a conoscenza dell’inchiesta e del suo coinvolgimento anche prima di lui al quale non sarebbe arrivato alcun avviso di garanzia.
Secondo alcune fonti invece oltre che a lui, gli avvisi di garanzia, sarebbero stati inviati anche al vicario della diocesi Francesco De Santis e al presidente dell'Istituto diocesano per il sostentamento del clero Giampaolo Cianchetta. La Santa Sede e la diocesi di Terni non hanno commentato.
Sulla questione monsignor paglia è stato intervistato anche nel 2013 dall’espresso ed anche in quell’intervista si è dichiarato estraneo ai fatti: “Era fine 2009. L'allora sindaco di Narni mi chiese se la diocesi fosse interessata all'acquisto del castello, che in realtà è un convento con una chiesa ancora officiata. Inizialmente dicemmo che eravamo interessati. Ma, visto i problemi economici che avevamo, declinammo subito l'invito. Come diocesi uscimmo dall'operazione, e da allora la diocesi è stata totalmente estranea”.
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SERIO (mercoledì, 27 maggio 2015 21:47)
MONSIGNOR.......ALTO PRELATO........IO LO CHIAMEREI SOLO VINCENZO, STA FACCIA DA IMBE....LLE E STRAFURBO
bruno perciballi (giovedì, 28 maggio 2015 05:16)
cosa de vuoi aspedaredasa gennaglia ssi
peppa (giovedì, 28 maggio 2015 11:27)
Finirà come al solito in un fuoco di "paglia".
giuda (giovedì, 28 maggio 2015 15:03)
I detti son si sbagliano mai..
ALE (giovedì, 28 maggio 2015 19:12)
TOGLIETE LA FOTO DI QUESTO IMBECILLE...NON LO VEDETE CHE CI PRENDE PER IL C..LO!!!!!!
Zi Pippino (giovedì, 28 maggio 2015 21:08)
Diceva mio nonno : "chi nte voglia du lavurá, sbirro o preto su teta fá". Aggiungo io : "tè fatica tèeeee".
una lettrice (venerdì, 29 maggio 2015 09:12)
e dire che dovrebbero essere un esempio da seguire ....che tristezza...
X Zi Pippino (venerdì, 29 maggio 2015 21:47)
Me Sto arrivando! va non ero se' morto de fame
... (mercoledì, 03 giugno 2015 00:10)
Spero che sia la tastiera del telefono rotta...altrimenti state rovinati con la grammatica. .