
Oltre 6000 persone da evacuare, tre cittadine coinvolte, polizia, carabinieri, finanza, vigili le fuoco, corpo forestale, polizia provinciale, diverse polizie locali e l’esercito. Un dispiegamento di forze mai visto.
Si tratta di quella che è stata denominata operazione Artemide finalizzata alla rimozione di un bomba della seconda guerra mondiale. 300 chili pronti ad esplodere e che gli artificieri cercheranno di disinnescare.
Per farlo però hanno bisogno che il tutto si svolga in completa sicurezza. Ecco perché l’operazione è coordinata dalla prefettura di Frosinone che ha tra l’altro disposto l’evacuazione di tutte le persone che risiedono nel raggio di due chilometri.
La zona interessata coinvolge quindi tre comuni: Fontana Liri, Monte san Giovanni Campano ed Arpino. L’ordigno bellico si trova infatti a pochi metri dalla strada regionale 82 il che comporta l’allontanamento di intere contrade: Anitrella, Caiamari, Girate, Civitella e Mastrazze.
Le persone si dovranno allontanare entro le otto di mattina. Alle 9.00 saranno chiusi tutti i varchi in entrata e alle 10.00 entreranno in funzione gli artificieri dell’esercito. Questi si preoccuperanno innanzitutto di togliere la spoletta alla bomba e poi la trasporteranno in una cava di Sant’Elia dove l’ordigno sarà fatto brillare.
L’allarme del cessato pericolo e quindi la possibilità di tornare nelle proprie abitazioni sarà costituito dal suono delle sirene. La prefettura di Frosinone ha redatto un vero e proprio libretto che sarà consegnato a tutti i residenti.
Qui ci sono elencate le informazioni e le operazioni da eseguire, come lasciare la casa, o il negozio; ma anche le attività da compiere quando si rientra. Individuati pure i centri di accoglienza: dove le persone evacuate potranno sostare al momento del disinnesco, otto in tutto di cui cinque nel comune di Monte san Giovanni Campano.
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cazo (sabato, 14 marzo 2015 22:03)
Dio cancanraagazzi dio