Studenti si fingono poveri per non pagare le tasse

Oltre il 60 per cento degli studenti delle università romane si finge bisognoso per ottenere borse di studio affitti calmierati, sconti sui trasporti e assegni.

È quanto emerge da un’inchiesta della guardia di finanza che ha effettuato migliaia di controlli sulle tre università della capitale.

C’era la ragazza con il padre proprietario di una Ferrari e di case di lusso, ma che dichiarava un reddito di 19 mila euro l’anno per risparmiare sulle tasse universitarie.

Circa il 62% delle posizioni già verificate e relative all’anno accademico in corso è risultato irregolare, secondo la Finanza.

L’83,7 per cento dei 196 mila studenti iscritti nelle tre università pubbliche romane ha presentato la dichiarazione Isee e di questi il 16 per cento è stato inserito nelle prime tre fasce, quelle di minor reddito, della Sapienza; a Tor Vergata e a Roma Tre la percentuale è del 27 per cento. In particolare la richiesta di sovvenzioni riguarda borse di studio, posti letto o contributi integrativi. Per gli stranieri, che sono 7000, la percentuale di chi ha presentato l’Isee sale al 90 per cento, di cui il 15% ha dichiarato meno di 1000 euro l’anno. Nel 2012, su 848 controlli sul corpo degli studenti, 521 sono risultati irregolari. Nel 2013 su 546 controllati gli irregolari erano 340.

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Commenti: 1
  • #1

    un lettore (giovedì, 28 novembre 2013 21:27)

    Siamo sempre alle solite L' ITALIA e' piena di furbi poi chi ha bisogno veramente della borsa di studio se la prende inter.....lo.