Abusava di una bambina di 9 anni. Arrestato e condannato noto avvocato

Sora. Si è posta la parola fine su di una brutta vicenda di cronaca che ha visto come vittima di abusi sessuali una bambina di 9 anni, all’epoca dei fatti, e come carnefice un noto avvocato del sorano. Il professionista dopo otto anni è stato incastrato dagli investigatori del Commissariato di Sora a seguito della sentenza definitiva di condanna del Tribunale di Cassino.

 

 

I fatti della triste storia hanno inzio otto anni fa quando un professionista del sorano ha fatto leva sulla difficoltà economica di una sua cliente per abusare sessualmente della figlia di 9 anni. Si è finto interessato alla donna, offrendole anche piccoli lavori saltuari presso il suo studio ma con il reale intento di distrarla e restare solo con la bambina.

 

La piccola racconta alla madre, alla quale è stata affidata dopo la separazione dal padre, delle attenzioni morbose dell’uomo nei suoi confronti e “delle cose brutta che le ha fatto.” Un racconto sincero e disperato al quale la madre tuttavia non vuole credere. Delusa della reazione della mamma, la bambina decide di confidarsi con il padre che, al contrario, le dà ascolto e corre subito a denunciare i fatti presso gli Uffici del Commissariato di Sora.

 

Le indagini condotte dagli investigatori della Divisione Anticrimine, durate circa un anno, e gli accertamenti medici sulla ragazzina, hanno consentito di appurare la veridicità del racconto. L’uomo viene arrestato una prima volta, scaduti i termini di custodia cautelare in carcere tuttavia torna in libertà.

 

Mercoledi 27 marzo, dopo anni di ricorsi intentati dall’uomo contro le gravi accuse a suo carico, i giudici hanno messo la parola fine alla triste vicenda condannandolo definitivamente a sei anni per violenza sessuale. Ad eseguire l’ordinanza di custodia cautelare in carcere gli agenti del Commissariato di Sora che lo hanno tradotto presso il carcere di Cassino dove sconterà la pena in una speciale sezione riservata a chi come lui si è macchiato di uno tra i più infamanti dei crimini.

 

Tra le misure accessorie comminate al pofessionista anche l’inderdizione perpetua dai pubblici uffici e e dall’esercizio della tutela e della curatela.

 

 

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