Benzinai, serrata? No, pompe aperte quasi dappertutto

Serrata dei benzinai? No, porte aperte a tutti.

I distributori della provincia di Frosinone che hanno aderito allo sciopero dei benzinai sono solo il 20% contro il 98% della vicina Latina.

In pratica, mentre gli automobilisti pontini hanno fatto ore di fila all’interno dei rarissimi benzinai aperti a Frosinone lo sciopero non ha quasi causato disagi.

Colpa dell’A1 probabilmente dove i distributori erano aperti e quindi anche nelle altre strade ciociare i colleghi non se la sono sentita di chiudere perdendo così l’incasso.

Diversi gli automobilisti residenti nei paesi limitrofi alla nostra provincia che sono venuti quindi a far rifornimento in Ciociaria.

'Una grande e significativa manifestazione di partecipazione e compattezza''. Così i presidenti di Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc-Anisa Confcommercio hanno commentato i primi dati sulle adesioni allo sciopero nazionale dei gestori iniziato alle 19 di martedì.

Secondo i loro dati il 92% dei gestori italiani ha aderito con punte oltre il 95% che si sono registrate nelle grandi città tra cui la capitale.

Intanto, in divisa da lavoro, i benzinai in sciopero sono arrivati a Montecitorio. Fischietti tra le labbra e uno striscione con su scritto 'Monti non tornano più i conti, presto saremo sotto i ponti' per denunciare una situazione "drammatica", con 150mila lavoratori che rischiano di restare a casa "sostituiti dai self service". Ma i problemi, assicurano, sono tanti come le commissioni sui pagamenti con carta. Sotto accusa anche gli sconti promossi, dall'estate scorsa, dai vari distributori. Lo sciopero durerà sino alle 07.00 di domani e potrebbe rinnovarsi anche sotto natale.

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