Riordino delle province tutto da rifare?
Oggi, la Commissione affari costituzionali del Senato dovrebbe cominciare a votare gli emendamenti che riguardano la chiusura di prefetture e questure.
Il clima però è particolarissimo. Innanzitutto non ci sono i tempi necessari per far null’altro. Questo perché il Pdl ha tolto la fiducia al governo e il primo Ministro Mario Monti si è ha annunciato le sue dimissioni.
Senza governo e con la notizia del ritorno di Berlusconi lo spread è schizzato a 350.
Sempre il Pdl ha presentato al pregiudiziale di incostituzionalità della legge sulle province. Pregiudiziale che dovrebbe essere votata mercoledì.
Nel caso che dovesse essere approvata, il provvedimento del Governo andrebbe riscritto. Ma se il governo non c’è?
Si va quindi verso l’affossamento con buona pace di tutti quelli che sul tema si davano battaglia.
Il governo intanto ha lanciato l'allarme: se salta il decreto sul riordino delle Province sarà il caos.
Se il decreto legge non dovesse essere convertito in legge "si vivrà un periodo di incertezza per l'esercizio di funzioni fondamentali per i cittadini come manutenzione di scuole superiori e strade, gestione rifiuti, tutela idrogeologica e ambientale". Le cosiddette città metropolitane resterebbero istituite solo sulla carta. Manca infatti tutta la normativa che ne regola il territorio ed il funzionamento.
Ci potrebbe essere poi una lievitazione dei costi per il personale e la probabile costituzione di costose agenzie e società strumentali per l'esercizio delle funzioni".
Lo studio del Dipartimento Riforme del governo è stato inviato ai senatori in vista della discussione in aula del decreto (martedì 11 dicembre).
Su questi argomenti si confronta anche Il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, che questo pomeriggio sarà ospite in studio in diretta, alle ore 15, della trasmissione “Cristina Parodi Live” sulla rete televisiva La7.
Ottaviani parlerà della questione relativa al riordino delle province e alle ricadute economiche, sociali e culturale che il provvedimento può avere sulla città di Frosinone, qualora perdesse lo status di capoluogo.
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